Le settimane estive sono state, per fortuna, ricche di interessanti letture. Ho letto un po’ in ogni dove, cose anche molto diverse tra loro e con grande soddisfazione, diversamente da altri momenti in cui risultava difficile concentrarmi.
In ordine (più o meno) di gradimento:
- Isabel Allende – “Lungo petalo di mare” A mio parere, uno dei suoi libri più belli degli ultimi anni. Meravigliosa e commovente epopea della migrazione e dell’esistenza, grandiosa riflessione sulla vecchiaia e sulla vita di coppia. Ormai sono anziana anch’io, ma le ultime pagine mi hanno commossa fino alle lacrime
- Vanessa Montfort – “Il sogno della crisalide“: libro acquistato “per caso”, pensandolo molto differente da quello che si è manifestato in realtà. Strana (e corposa) storia che si snoda dall’incontro su un volo intercontinentale tra una donna in carriera esaurita e una ex-suora: si scopriranno le vite assai diverse, ma con inaspettati punti in comune, delle due donne, fino ad una rivalutazione da parte di entrambe delle rispettive esistenze e priorità. E’ un libro “strano” e per alcuni aspetti poco definibile, ma alla fine mi è piaciuto e lo consiglierei volentieri.
- Laura Imai Messina – “Quel che affidiamo al vento“: caso editoriale dell’anno insieme a “Cambiare l’acqua ai fiori”, sempre penna femminile, sempre in tema di quel che rimane, di come si possano ricostruire vite e esistenze, nonostante i momenti drammatici che hanno spezzato destini, famiglie, legami, così come accadde in occasione dello tsunami del 2011. La storia è ispirata a fatti e a luoghi reali. Letto senza alcuna aspettativa in un paio di giorni: mi è piaciuto moltissimo lo stile narrativo, anche al di là della trama in sé che è comunque piacevolissima . Ricorda un po’ “Finché il caffè è caldo” per l’ambientazione e per il tentativo di creare un collegamento – per quanto effimero – tra i vivi e coloro che non lo sono più. Merita una lettura.
- Joel Dicker – “L’enigma della camera 622″: librone delle solite centinaia di pagine, coerente con lo stile dell’autore. Si legge scorrevolmente, ma la sensazione è che la qualità della storia, soprattutto nei capitoli finali, lasci parecchio a desiderare e sconfini assai nello stile “soap opera”.
- Andrea Camilleri – “Riccardino”: ecco, fa male al cuore mettere l’ultimo romanzo dedicato al commissario Montalbano, pubblicato postumo un anno dopo la morte dell’autore, all’ultimo posto in classifica. Però, in tutta onestà, non saprei che dire di diverso: come qualcuno ha avuto modo di osservare, anche a mio gusto probabilmente è purtroppo il più brutto di tutta la serie 😦
Questo post partecipa al Venerdì del libro di Homemademamma.
Ne ho lette tante, su Riccardino… naturalmente lo leggerò, prima o poi, perché ho letto tutto il resto di Montalbano, ma a questo punto, come dire, parto un po’ prevenuta.
Invece la crisalide sembra proprio adatto a me, la metto in lista ^_^
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Sai, non è detto, i libri sono così, dipende dalla persona che lo legge, dal momento e da tanti altri fattori. Comunque è appunto l’ultimo, e non si poteva non leggere!
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Ciao Camilleri e Dicker li ho letti ma gli altri tre no per cui segnati.
Grazie dei suggerimenti, mi sono piaciuti moltissimo
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Ciao, fra tutte le tue segnalazioni ho letto solo “quel che affidiamo al vento ” ma mi aspettavo di più sinceramente. Gli altri me li segno.
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