Lucy e la guerra

Oggi accendono Lucy e in centro fervono i preparativi mondani (www.zuerich.com/it/visitare/luminarie-natalizie-di-zurigo).

Ieri è arrivato, giusto in tempo, il novembre brutto, il gelo, la nebbia e la Bise, il buio alle cinque. (Oggi, però, ad un certo punto ha vinto il sole per qualche ora).

Ho riparato in extremis le piante del balcone, ho scoperto che l’elleboro (che credevo non sopravvissuto all’estate e forse neppure all’inverno scorso) sta sbocciando con un piccolo fiore. Mi stupisco sempre di una certa tenacia delle cose della natura, che si fingono morte, magari per mesi, e poi all’improvviso si manifestano nel loro completo splendore.

L’inverno qui è sempre una guerra, più o meno cruenta, io non sono mai pronta, ma mi sono preparata.

(Testo e foto Carlotta G.)

Il gabbiano

(Immagine Pixels.com)

Stamattina ho visto volare un gabbiano, sullo sfondo scuro delle nubi cariche di pioggia, nel grigio profondo che lo circondava.
Così come spesso incontro con lo sguardo il falco, che volteggia sopra i tetti, a volte vicino alle finestre, alla ricerca di prede e sopravvivenza, gareggiando coi corvi per chi mangerà di più.
Novembre è difficile, spietato, angosciante, la manifestazione temporale della vita umana al suo peggio.
Passa, come tutte le manifestazioni della vita umana al suo peggio.
A volte, la vista di un gabbiano in volo salva la giornata.