Stamattina mi sono svegliata in un letto d’albergo (perché ormai è diventata abitudine familiare quella di dover soggiornare da turista, in modo più o meno previsto o imprevisto, in quei luoghi che una volta erano “casa”) e mi sono resa contro che, alla fine, siamo davvero alla vigilia di Natale.
Non avevo in programma di scrivere un post natalizio, né di fine anno. L’hanno scorso, il 31 dicembre, scrissi qualcosa che è stato una profezia, e direi che basta così.
Ho sentito però l’esigenza viscerale di scrivere qualcosa su tutti coloro che, in vie, modi, forme differenti sono stati parte di questo lungo anno. E vorrei davvero ricordare e ringraziare tutte le belle persone che sono state incontrate lungo il cammino: da quelle più vicine a quelle magari solo sfiorate per qualche attimo, che hanno comunque cambiato in meglio la vita. Da quelle conosciute in carne ed ossa a quelle “virtuali”, ma che virtuali non sono.
A tutti coloro che con uno sguardo, un sorriso, una parola, un gesto, una riga, hanno contribuito a rendere migliore il nostro mondo.
E concludo sempre così, nel solo e unico modo che conta:
“Ogni cosa merita rispetto, ma niente è importante. Le forme nascono e muoiono, eppure sei consapevole dell’eterno che sta sotto. Quando questo è il tuo stato d’Essere, come puoi non farcela? Ce l’hai già fatta”. (Eckhart Tolle)
Buone Natale.