PERSONE BELLE

Stamattina mi sono svegliata in un letto d’albergo (perché ormai è diventata abitudine familiare quella di dover soggiornare da turista, in modo più o meno previsto o imprevisto, in quei luoghi che una volta erano “casa”) e mi sono resa contro che, alla fine, siamo davvero alla vigilia di Natale.

Non avevo in programma di scrivere un post natalizio, né di fine anno. L’hanno scorso, il 31 dicembre, scrissi qualcosa che è stato una profezia, e direi che basta così.

Ho sentito però l’esigenza viscerale di scrivere qualcosa su tutti coloro che, in vie, modi, forme differenti sono stati parte di questo lungo anno. E vorrei davvero ricordare e ringraziare tutte le belle persone che sono state incontrate lungo il cammino: da quelle più vicine a quelle magari solo sfiorate per qualche attimo, che hanno comunque cambiato in meglio la vita. Da quelle conosciute in carne ed ossa a quelle “virtuali”, ma che virtuali non sono.

A tutti coloro che con uno sguardo, un sorriso, una parola, un gesto, una riga, hanno contribuito a rendere migliore il nostro mondo.

E concludo sempre così, nel solo e unico modo che conta:

“Ogni cosa merita rispetto, ma niente è importante. Le forme nascono e muoiono, eppure sei consapevole dell’eterno che sta sotto. Quando questo è il tuo stato d’Essere, come puoi non farcela? Ce l’hai già fatta”. (Eckhart Tolle)

Buone Natale.

Ehi, Siri!

Mio figlio settimanalmente deve svolgere alcune sessioni di compiti di matematica tramite un programma informatico utilizzato dalla scuola. E’ un’incombenza mediamente ben accetta, a lui piace, si diverte e la vive quasi più come un gioco che un lavoro scolastico vero e proprio.

Anche se io, in linea di principio, non sono favorevolissima ai compiti da svolgere con il computer, devo oggettivamente constatare che per i bambini rappresentano una modalità meno faticosa rispetto alle modalità tradizionali e ogni tanto mi dico che un diversivo dalla routine penna-foglio-mano ci può pure stare. Tutto perfetto, dunque?

Non esattamente. Qualche giorno fa la Creatura era intenta a svolgere le sue incombenze, canticchiando qua e là come suo solito. Ad un certo punto silenzio, poi sento forte e chiaro:

Ehi, Siri! Quanto fa 456 – 297?

RISPOSTA.

Si riprende a canticchiare.

VOGLIA di LEGGEREZZA

(Immagine pixabay.com)

Riflettevo ieri sera in un momento di pausa. Siamo quasi a Natale, alla fine dell’anno di questo calendario. Gli ultimi tempi sono andati veloci, anche se ugualmente faticosi per diversi motivi. Avrei bisogno di una lucina, di qualcosa di leggero e luminoso, qualcosa che sostituisca l’inverno, almeno nell’anima. 

Avrei proprio bisogno di una bella sorpresa, ma non di un oggetto sotto l’albero di Natale, niente del genere. Di quelle sorprese immateriali e quasi impalpabili in cui ti imbatti uscendo dalla porta di casa, camminando nel mondo di fuori. Di quelle che ti fanno esclamare “Ohhh!!!” Come mio figlio, mentre eravamo in tram, vedeva la luna piena nel cielo. 

Un incontro, una casuale coincidenza, una bella persona, l’arte che ti sorprende, una cosa così. Una di quelle che ti alleggeriscono la giornata e la vita, senza un perché, senza che tu l’abbia attesa o studiata. Qualcosa che ti faccia dire dal cuore: “Buon Natale!”

Ho sognato una persona stanotte, qualcuno che non vedo da molto tempo e a cui auguro tutto bene del mondo quando la penso. Le raccontavo nel sogno: era lei la mia bella sorpresa.