La quiete è una panchina al sole

(Immagine Pixels.com)

Siamo alla fine di un’estate meteorologicamente gagliarda per gli usi e costumi di qui, molto meno per vicende personali, rispetto alle quali il tormento non si placa.

Avrei dovuto essere altrove, invece resto qui a godermi gli ultimi scampoli di sole dell’estate zurighese. È un grande privilegio in ogni caso, anche solo fare un giro intorno a casa e sedersi su una panchina al sole di settembre, accanto all’infortunato di famiglia, che riesce a fare qualche passo fuori casa e ancora un po’ di scorta di vitamina D.

È difficile dire dove si posi lo sguardo, in questo periodo spesso più dentro che fuori, ma è sempre un peccato. La panchina al sole è un rimedio universale a quasi tutti i mali del mondo, al pari della doccia calda, col vantaggio di essere gratis. Tutto si ferma, anche se intorno il mondo continua il suo moto. E lì si rimane per un po’, almeno fino a quando permane lo stato di grazia. Non disturbate, nulla può essere di maggiore importanza.

E stasera c’è anche una luna meravigliosa.