Ieri ho conosciuto un vero Ironman. L’uomo di ferro capace di affrontare, in una sola giornata, qualcosa come quattro chilometri di nuoto (nel lago), 180 chilometri in bicicletta e 40 chilometri di corsa.
Ne avevo sentito parlare, avevo letto anche qualche articolo, ma mai e poi mai avrei pensato di incontrarne uno in carne ed ossa.
È il fidanzato di mia cugina che ha partecipato all’edizione di questa estate 2013 dell’Ironman Zürich che si è tenuta, appunto, ieri sulle rive del lago. In una bella giornata caratterizzata da pioggia all’alba (mentre nuotavano), 35 gradi bollenti mentre biciclettavano e maratonavano, per poi terminare con una bufera di vento e pioggia che ha salutato degnamente le migliaia di coraggiosi che hanno partecipato all’impresa.
Inutile dire che per me tutta la vicenda ha del fantascientifico spinto. Non riuscirò mai a capacitarmi di come un essere umano possa (di sua spontanea volontà e pagando pure) affrontare una simile tortura.
Ma, al di là delle mie opinabilissime opinioni, ho visto per l’ennesima volta una città in festa, vivace e organizzata nell’accogliere migliaia di persone da tutto il mondo. I concorrenti, le loro famiglie, gli amici e i supporters, i normali turisti, i curiosi e chi ci era capitato per caso. I bambini in passeggino accampati lungo il percorso per tifare il papà, i fotografi dilettanti pronti ad immortalare momenti di gloria. Questo gioco per “ONLY the BRAVE” è stato l’occasione per noi per scoprire un posto da favola: perfetto per una bella giornata d’estate e impagabile per i bambini. Una volta entrato ti puoi tranquillamente dimenticare che esiste anche un mondo, fuori. Fino a che non ti cacciano per raggiungimento dell’orario di chiusura.
E mentre gli Uomini di ferro correvano la maratona, noi eravamo a fare il sonnellino sotto l’albero secolare. Meglio di così :-)!
Questo post partecipa all’iniziativa “Fotoviaggiando del lunedì” di Patato Friendly