Mi sto preparando (a novembre)

(Testo e foto Carlotta G.)

Mi sembra di essere finita dentro “Caro amico ti scrivo”.

Da qualche giorno mi sto preparando, pulizie di primavera al contrario, sto sgomberando cose vecchie, valutando quello che non mi serve più, cambiando i vestiti ormai troppo piccoli di mio figlio, pianificando appuntamenti da qui a fine anno, controlli da medico e dentista, qualche evento a cui partecipare imprevisti permettendo.

Ho bisogno di fare ordine, dopo un periodo molto poco ordinato, con vari imprevisti poco piacevoli, una strana estate infinita che però difficilmente ricorderò come spensierata.

Non ho ancora manifestato la sindrome della cuccia, il raccoglimento intorno alla tana domestica direttamente proporzionale all’avvicinarsi di novembre, al ritorno dell’ora solare, al buio e al tunnel grigio che abitualmente ci accompagna fino a primavera inoltrata.

Non ho la presunzione di scamparla, sarebbe alquanto improbabile. Sto cercando però di stare, lì come sto, lasciando andare l’attrito, di prepararmi per quando possibile a vivere quello che arriva, senza aspettative, senza illusioni, in nessuna delle due contrapposte direzioni.

Cerco di alleggerire ove e per quanto possibile, di fare spazio e lasciare spazio. La sola cosa che conti davvero.