Tra la fine della scuola e la partenza per le vacanze io apprezzo molto qualche giorno di “decompressione”, che seppur finalizzata ai soliti preparativi, bagagli da organizzare, casa da sistemare ecc. dà la possibilità di entrare gradualmente in ritmi più rilassati, liberi da orari ed impegni pressanti, così come di andare un po’ a spasso per la città, fare qualche ultimo acquisto ai saldi e apprezzare qualche sorpresa inattesa.
Oggi siamo finalmente riusciti a visitare l’installazione “Gaia Mother Tree” dell’artista brasiliano Ernesto Neto, ospitata presso la stazione centrale di Zurigo fino al prossimo 29 luglio. Avevo già letto qualcosa sui giornali e visto qualche foto ed ero parecchio curiosa di vederla dal vivo. Non entro nel dettaglio di cosa, come, quando, ecc., per le spiegazioni “tecniche” date semplicemente un’occhiata qui. Io voglio solo dire che è una meraviglia, che in foto rende, purtroppo, solo parzialmente. E’ qualcosa di davvero unico, bellissimo e emozionante che merita di essere vista da vicino e vissuta entrandoci dentro, sedendosi e sdraiandosi per terra, lasciano che lo sguardo salga verso l’alto e verso il suo cielo di fili colorati all’uncinetto.
I visitatori sono invitati a togliersi le scarpe e ad entrare, sedersi, sdraiarsi, abbandonarsi a un sonnellino, sognare…c’è anche un programma giornaliero di attività: la meditazione mattutina e un programma di accompagnamento musicale, per il quale però noi non siamo arrivati all’ora giusta. In compenso non era affatto affollato e abbiamo avuto la possibilità di gustare la nostra permanenza con tutta calma.
Per chi è ancora in città e per chi dovesse passarci entro il 29 è una tappa imperdibile. Se si arriva in treno, basta scendere e fare letteralmente due passi verso l’uscita della stazione.
(Testo e foto Carlotta G.)