“Il lato nord del cuore” – Venerdì del libro

Mi sono stavolta servite un po’ di pagine, 282 per la precisione, per “entrare nel vivo” dell’ultimo romanzo di Dolores Redondo, poi divorato in un lampo per le rimanenti millequattrocento circa.

Il personaggio chiave della poliziotta basca Amaia Salazar, questa volta in prestito all’FBI per un indagine mozzafiato sulle tracce di un serial killer nell’inferno di News Orleans nei giorni dell’uragano Katrina, è ormai diventata una compagna di letture e di viaggi negli abissi della psiche umana, di cui è un’ottima conoscitrice per inimmaginabili vicende personali e familiari.

Due avvertenze:

1. c’è una trilogia che precede quest’ultimo romanzo (rispetto alla quale sarebbe una sorta di prequel) e che andrebbe ragionevolmente letta prima per avere qualche collegamento logico in più (io in realtà ho letto solo il terzo capitolo “Offerta alla tormenta”)

2. I temi trattati sono a tratti molto “dark”, non necessariamente indicati per tutti i palati (sette pseudo sataniche, riti vudù). Intrighi e misteri al limite del paranormale mi hanno fatto dubitare per un paio di sere di riuscire a prendere sonno, dopo aver chiuso il libro. In realtà deve esserci stato qualche strano effetto catartico, perché ho poi avuto notti tranquillissime con sonni beati 🙄 , nonostante in questi mesi di “lati nord del cuore” abbiamo avuto tutti modo di sperimentarne diversi.

Per chi ama le emozioni un po’ forti, super- consigliatissimo, anche per l’immensa profondità psicologica dei personaggi chiave, e per l’accuratezza dei dettagli (non ultimi quelli sulla devastazione dell’uragano di una città che mi sarebbe da sempre piaciuto visitare). Ora attendo con trepidazione il prossimo capitolo.

Io non sono qui per caso, vero?

Perché, lei crede nelle casualità?

Questo post partecipa al “Venerdì del libro” di Homemademamma.

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